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VOCI
di FAYYAD SULAYAMAN; CAMERA D'AFFLITTO I. (CUR.); AVINO M. (CUR.)
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Stato Editoriale
In commercio
- Titolo: VOCI
- Autore: FAYYAD SULAYAMAN; CAMERA D'AFFLITTO I. (CUR.); AVINO M. (CUR.)
- Illustratore: 0
- Editore: SELLERIO EDITORE PALERMO
- Macrosettore: Non-definito
- Settore: ALTRA
- Collana: LA MEMORIA
- Anno: 1994
- ISBN: 9788838910609
- Pagine: 130
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 830 LETTERATURA
Classificazione CEE
- FA NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA (DOPO IL 1945)
In un villaggio della valle del Nilo arriva un telegramma: un uomo che ha lasciato il villaggio da più di trent'anni, annuncia il suo ritorno. L'uomo, che ha fatto fortuna in Francia, dà ordine di costruire una casa per sé e per la giovane moglie francese, vi passeranno insieme alcune settimane di vacanza. Dopo un primo momento in cui si festeggia il ritorno dell'uomo, il clima cambia: la giovane donna è troppo diversa e contro di lei si scatenano le donne del villaggio, la cognata, la suocera, una loro amica.
Considerato un innovatore, Sulayman Fayyad, maestro della narrazione breve, le sue storie si svolgono di preferenza nel mondo delle periferie e dei villaggi rurali. L'incontro tra culture diverse, l'una egemone l'altra soccombente, scatena l'aggressività delle donne di un villaggio della valle del Nilo contro una donna francese da poco giuntavi. A differenza di altri paesi europei, l'Italia ha una resistente sordità verso la letteratura che proviene dal mondo arabo. Eppure, per ragioni che discendono dalla formazione di quegli scrittori, dalle forme stesse dei loro mezzi letterari, è una letteratura naturalmente «ponte», speranzosamente protesa anche all'Occidente. E da questo deriva il suo timbro superiore di civiltà; e forse ne deriva soprattutto l'irresistibile malinconia, il pessimismo, che trascinano nel desiderio di essere diversi e altrove. Voci (sono le voci delle casbe, dei paesi polverosi distesi lungo il grande fiume, e parlano distintamente ognuna riferendo dal suo punto di vista e col suo accento) inscena un tema che è, sempre più, il tema dell'età presente: l'incontro tra culture diverse, l'una egemone l'altra soccombente, ed entrambe innocenti, nella curiosità, nell'indifferenza, nell'orgoglio umiliato. E lo svolge mediante una storia ordinaria dall'esito improvviso e crudele. Torna al suo vecchio villaggio sul Nilo, dopo decenni di lontananza, un uomo che ha fatto fortuna a Parigi; riporta soldi, progetti, e la fresca moglie Simone. Simone è un'intellettuale gentile e rispettosa, ma è come l'occhio dell'Occidente lontano aperto sul misero villaggio, che inizia a guardare se stesso da quell'occhio. A poco a poco odiandolo, desiderando che si spenga, per tornare nell'unico rifugio della tradizione. * Sulayman Fayyad (1929), egiziano, è scrittore di romanzi e racconti originali nella letteratura araba per lo stile rapido e antiretorico. Considerato un innovatore, maestro della narrazione breve, le sue storie si svolgono di preferenza nel mondo delle periferie e dei villaggi rurali. Voci è del 1972.