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STRAGE DIMENTICATA (LA)
di CAMILLERI ANDREA
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Stato Editoriale
In commercio
- Titolo: STRAGE DIMENTICATA (LA)
- Sottotitolo: VARIO
- Autore: CAMILLERI ANDREA
- Illustratore: 0
- Editore: SELLERIO EDITORE PALERMO
- Macrosettore: Non-definito
- Settore: STORICA
- Collana: LA MEMORIA
- Anno: 1997
- ISBN: 9788838913884
- Pagine: 88
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 850 LETTERATURA
Classificazione CEE
- FV NARRATIVA DI AMBIENTAZIONE STORICA
I moti del 1848 in Sicilia come pretesto per rivalse trasformistiche da parte del notabilato: in questo contesto si svolgono due efferate stragi sulle quali le autorità si affrettarono a stendere un velo di silenzio. La prima strage avvenne a Porto Empedocle, dove il maggiore Sarzana si liberò in un sol colpo di 114 detenuti, soffocandoli e bruciandoli vivi in una cella comune; la seconda ebbe luogo a Pantelleria, dove ad opera di mafiosi e proprietari furono giustiziati 15 contadini in base a pretestuose accuse. Sulla scorta dei ricordi tramandati dalla sua famiglia, e consultando residue documentazioni, Camilleri fa rivivere quei tetri episodi in un racconto amaramente umoristico.
«No'l sapevo, porco Giuda!, che ad uccidere si suda!». Consultando residue documentazioni sulla scorta dei ricordi tramandati dalla sua famiglia, Camilleri fa rivivere, in un racconto amaramente umoristico, le stragi del 1848 in Sicilia oscurate dalle autorità e dimenticate dagli storici. Alla fine di questo libro sono elencati centoquattordici nomi che non compaiono in nessuna lapide del nostro risorgimento, centoquattordici caduti nella rivolta del 1848 in Sicilia. "Servi di pena" - com'erano chiamati i galeotti nelle carte burocratiche del tempo a registrazione dei servigi resi col lavoro coatto - uccisi dalla polizia borbonica non per colpe particolari né perché rappresentavano un pericolo reale; se non quello, forse, che si associassero agli insorti. Le autorità, quelle borboniche e quelle unitarie, per diversa responsabilità ma per uguale malafede ne confusero e occultarono la sorte, e nessuno storico si è mai occupato di loro. Gli assassini e i complici silenziosi fecero la loro carriera, sotto i Borboni, prima, e poi nell'Italia unita. "La strage dimenticata" trae dall'oblio quei nomi, rintraccia gli assassini, ricostruisce i moventi. Ci rammenta, una volta ancora, come sia più "maestra" di quella delle lapidi la storia che cerca le acri, tragiche ed umili verità. Andrea Camilleri (Porto Empedocle, 1925), regista di teatro, televisione, radio e sceneggiatore. Ha insegnato regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica. Ha pubblicato numerosi saggi sullo spettacolo e un volume, I teatri stabili in Italia (1898-1918). Il suo primo romanzo, Il corso delle cose, del 1978, è stato trasmesso in tre puntate dalla TV col titolo La mano sugli occhi. Con questa casa editrice ha pubblicato: La stagione della caccia (1992), La bolla di componenda (1993), Il birraio di Preston (1995), Il gioco della mosca (1995), Un filo di fumo (1997), La concessione del telefono (1998), Il corso delle cose (1998), Il re di Girgenti (2001), La presa di Macallè (2003), Privo di titolo (2005); e inoltre i romanzi con protagonista il commissario Salvo Montalbano: La forma dell'acqua (1994), Il cane di terracotta (1996), Il ladro di merendino (1996), La voce del violino (1997), La gita a Tindari (2000), L'odore della notte (2001), Il giro di boa (2003), La pazienza del ragno (2004), La luna di carta (2005), La vampa d'agosto (2006).